E’ stato da poco pubblicato da ISPRA il “rapporto nazionale pesticidi nelle acque” ed un comunicato stampa in cui l’istituto, dopo qualche anno di rilievi e analisi, avverte della presenza di pesticidi e miscele di essi, in quantità letali, nelle acque di fiumi e laghi in italia.
Nel rapporto si evidenzia la gravità della situazione: sono state rinvenute 224 sostanze chimiche diverse, sia per l’intensificarsi dei controlli eseguiti da qualche anno a questa parte, sia per il lancio di nuovi prodotti agrochimici sul mercato.
La sostanza chimica rinvenuta e che supera più spesso i limiti di qualità ambientale (secondo ISPRA…) è il glifosato, un diserbante scoperto e sintetizzato da Monsanto negli anni ’70 del secolo scorso. Nel 2001 il brevetto di produzione della Monsanto è scaduto. La sostanza chimica viene comunque ancora prodotta e commercializzata (Roundup) da Monsanto, con il beneplacito dei governi e delle istituzioni “a difesa della salute”, che nega la nocività del suo prodotto.
Desta non poche preoccupazioni la quantità di prodotti fitosanitari che, secondo le stime ISPRA, vengono utilizzati in italia ogni anno: 130mila tonnellate. “Ad essi, si aggiungono i biocidi, impiegati in tanti settori di attività, di cui non si hanno informazioni sulle quantità e sulla distribuzione geografica delle sorgenti di rilascio.” (cit. comunicato stampa ISPRA)
Non mancano nemmeno consistenti tracce di fungicidi e insetticidi tra i quali figurano i neonicotinoidi, responsabili delle morie di api, insetti impollinatori per eccellenza, avvenute in questi ultimi anni.
Ciò che ci colpisce e ci fa incazzare sono l’irresponsabilità, il cinismo, la crudeltà, l’aggressività e l’arroganza che caratterizzano l’agroindustria chimica che, in combutta con la grande distribuzione organizzata e con l’avvallo istituzionale, non si fa scrupoli a spargere veleni sui terreni per business, per avere raccolti sempre più abbondanti ma sempre meno salutari per le persone, gli animali e l’ambiente, come se gli individui a capo di queste industrie avessero un altro pianeta a disposizione per tenere a distanza inquinamento delle acque e devastazione dei terreni coltivabili.
I massmedia ne parlano solo ora, evitando però di informare le persone su cosa è possibile fare e su come è possibile resistere a questi attacchi, in perfetto stile capitalistico (cela la verità, accumula capitale).
Il 25aprile2016, data emblematica, è stata pensata e ideata da alcuni collettivi e da alcune individualità antispecist una campagna il cui scopo è informare e invitare le persone al boicottaggio di gdo e agroindustria: si tratta della campagna DDT per la Detossificazione Della Terra. Nel blog potrete acquisire altre importantissime info.
Il 21maggio2016 per il terzo anno consecutivo in tutto il mondo si organizza la March Against Monsanto, un insieme di manifestazioni, cortei, demo, volantinaggi e mobilitazioni contro una delle corporations più devastanti a livello globale.
Come A.L.MO. siamo complici e solidali con tutti i popoli appestati da Monsanto & Co. e le vittime del sistema mafioso agroindustriale, e con tutt coloro che scenderanno in strada il 21 maggio per manifestare dissenso.
Quindi parteciperemo attivamente alla demo informativa e di protesta organizzata da Earth Riot che si terrà a Bologna il 21maggio2016 ore 16.00 – via indipendenza 20.
Vi invitiamo a partecipare ad uno degli eventi organizzati e che sono elencati nel blog della campagna o a organizzare una demo o un volantinaggio nella vostra città, scrivendo a: ddt_campagna@inventati.org per ottenere istruzioni e usando il materiale messo a disposizione dalle realtà promotrici della Campagna DDT.
Dedichiamo la campagna a Berta Caceres assassinata il 3marzo2016 per il suo impegno contro la costruzione di una diga in Honduras, contro lo sfruttamento dei territori indigeni, e a tutt coloro che si battono per la difesa della Terra.
#FueraMonsanto
Per la Detossificazione Della Terra, per la liberazione animale e umana e in solidarietà con i popoli resistenti!
Fonti > Il Fatto Quotidiano – ADNKronos – ISPRA